Non siamo esseri patologici, ma esseri cercanti.

Consulenza Filosofica

La consulenza filosofica nasce dallo studio di una reale esigenza  sociale ossia, dare consulenza, aiuto e sicurezza alle persone afflitte da preoccupazioni o da problemi esistenziali e quotidiani, che non riescono a liberarsi dall’angoscia in cui rimangono impigliate; persone che sono assillate  da domande, a cui non riescono a dare una risposta; persone che si affermano nella loro vita, ma che allo stesso tempo non si sentono di viverla fino in fondo. Orientare alla comprensione dei grandi temi esistenziali, facilitare la realizzazione dei valori della persona, questi sono i fini principali della consulenza filosofica.
La consulenza filosofica sull’esistenza, attraverso l’ausilio del filosofo, è l’alternativa alla psicoterapia, al suo vedere l’individuo come un essere patologico, alla sua somministrazione di psicofarmaci.

A chi è rivolta

Ad ogni essere umano, che cerca un suo modo di vivere.

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Philosophy for Children

Philosophy for Children è un curricolo ideato dal pedagogista e filosofo americano Matthew
Lipman a partire dagli anni ’70 del Novecento, pensato per far accedere alunni dei diversi gradi scolastici all’esperienza attiva del filosofare grazie al lavoro su racconti (testi-stimolo), attraverso la costruzione in classe di comunità di ricerca e la promozione di sessioni strutturate di discussione, confronto e dialogo filosofico. Si utilizzano materiali (racconti e manuali operativi di utilizzo dei vari racconti) differenziati per temi di riflessione e fascia d’età: complessivamente, il curricolo P4C è pensato per animare sessioni di lavoro con bambini (età 5-10 anni), pre-adolescenti (11-14) ed adolescenti (14-16 anni). Le finalità educative generali sono l'educazione alla convivenza democratica, l'appropriazione di competenze relazionali e comunicative di tipo argomentativo e lo sviluppo del pensiero critico, valoriale e creativo.
Il programma P4C si pone l’obiettivo di sviluppare i bambini e ragazzi le abilità di ragionamento, in relazione alle aree essenziali della comprensione/autocomprensione, riflessività, argomentazione e metacognizione, attraverso l’esperienza nodale del dialogo come processo di costruzione collettiva di conoscenza e di senso. L’educazione alla partecipazione democratica avviene in P4C proprio attraverso il dialogo filosofico, e la trasformazione dei normali contesti di apprendimento in comunità di ricerca. Il pensiero, concepito essenzialmente come inter-pensare, è valorizzato nella sua multi-dimensionalità, di cui sono esplosi gli elementi etici, estetici e critici, allo scopo di valorizzare sia le competenze cognitive sia quelle meta-cognitive e sociali.

 OBIETTIVI

_ EDUCARE AL PENSIERO MULTI-DIMENSIONALE E COMPLESSO (ETICO, CRITICO, CREATIVO)
_ INTEGRARE DIME NSIONE COGNITIVA ED EMOTIVA NELL’APPRENDIMENTO
_ PROMUOVERE L’AUTONOMIA NEI PROCESSI DELIBERATIVI
_ PRATICARE IL FILOSOFARE NELLA SUA DIMENSIONE DIALOGICA E SOCIALE
_ EDUCARE AL DIALOGO ED ALLA CORRETTA ARGOMENTAZIONE
_ INTEGRARE LO SVILUPPO DI ABILITA’ COGNITIVE E LE ESPERIENZE DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA

A chi è rivolto

scuole, biblioteche, centri esivi, ecc.

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Filosofia per le aziende e per le organizzazioni

 

Filosofia per le aziende e per le organizzazioni, con particolare riferimento alla centralità delle risorse umane e all’aspetto motivazionale profondo come leva essenziale per l’efficienza e l’efficacia dell’azione organizzativa. Formare il personale dirigente e non, a padroneggiare i diversi aspetti della comunicazione umana al fine di ottimizzare le relazioni interne e/o esterne all’organizzazione di appartenenza, attraverso i seguenti obbiettivi:

Etica e deontologia professionale

Il valore umano nell’ambito lavorativo

Comprendere le “deformazioni” professionali e ideologiche e prevenire i rischi che ne possono derivare.

Aperture di confronto costruttivo e collaborativi tra colleghi e sviluppo del senso di appartenenza a una stessa comunità.

Sviluppo di creatività come capacità di vedere le cose da più punti di vista.

A chi è rivolto

Organizzazioni e aziende

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Confilosofare in comunità

Si organizza il gruppo come "Simposio filosofico", partendo dall’euristica (ricerca filosofica), e dalla maìeutica (dialogo filosofico). Il percorso filosofico in  comunità ha la forma della discussione (guidata dal filosofo con le tecniche appropriate), sui temi concordati con i componenti del gruppo.

Finalità

Il percorso è orientato verso due ordini di finalità:

- Strutturazione del piano dell’interlocuzione  in una dinamica di gruppo animata dalla maìeutica, dove i componenti pensano e agiscono con l’obbiettivo di tirare fuori il meglio di sé e del mondo che li circonda .

- Sviluppo dell’attività di argomentazione e di riflessione in una prospettiva di generale educazione del pensiero critico, creativo e spontaneo.

Obiettivi

- Sviluppare nei componenti del gruppo il pensiero critico e spontaneo che li porta ad essere: originali, produttivi, fantasiosi, indipendenti, sperimentali, espressivi, inventivi, sorprendenti, generativi, unici. 
- Favorire neicomponenti del gruppo  la riflessione e la comprensione per le questioni esistenziali, sociali e culturali. 
- Analizzare criticamente l’esistenza e i valori morali e culturali.

Metodologia

La metodologia da seguire si può sintetizzare nell'idea di "Simposio filosofico". Esso rappresenta un modello di comunicazione circolare,  dove i ragazzi imparano l’uno dall’altro; in questo modo tutti sono portati a rispettare e riconoscere i contributi di ciascuna parte del gruppo: l’impostazione delle questioni, lo stile riflessivo, l’esperienza, la dinamica e la struttura della discussione. Nel simposio filosofico si crea un’atmosfera di reciproca credibilità che permette e facilita il dialogo.

La maìeutica caratterizza il "simposio filosofico “,che consente agli studenti di sperimentare come si fa a vivere in un contesto di mutuo confronto, di dialogo diretto, del filosofare insieme, privo d’arbitrarietà e di manipolazione.

In questo contesto il ruolo del filosofo è quello di sollecitare, facilitare e orientare il dialogo. Egli si colloca all'interno del gruppo, come uno dei suoi membri e non utilizza la sua autorità per far prevalere i suoi punti di vista. Soprattutto, egli vigila sulla correttezza e l'efficacia dei procedimenti di ricerca, facendo domande, chiedendo ragioni ed esempi.

A chi è rivolto

A tutte le forme di aggrgazione

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Filosofia Interculturale

 

Si organizza una “comunità d’incontro”,partendo dal dialogo filosofico sull’identità, differenza e nuova cittadinanza. 
Il percorso ha la forma della discussione (guidata dal filosofo con tecniche appropriate), su temi come il razzismo, antisemitismo, pregiudizio e intolleranza.  

Finalità-  Strutturazione del piano in una dinamica di gruppo animata dal confronto e dal dialogo fra culture e identità diverse. - Sviluppo di una nuova cultura capace di coniugare locale e globale, identità e differenza, entro un percorso di formazione dell’individuo planetario come persona.

Obiettivi - Capacità di relazionarsi costruttivamente con l’alterità, percepita come risorsa per la crescita sia individuale che sociale.- Competenza a livello di gestione argomentativa e non violenta degli innegabili conflitti tra identità differenti.- Essere portatori di responsabilità nei confronti degli altri entro il complesso snodo che si gioca tra universalismo e relativismo, tra riconoscimento dei diritti universali e necessità di essere estremamente sensibili alle differenze.

A chi è rivolto
Scuole, associazioni ed enti che si occupano di interculturalità

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PRATICHE ZEN

L’obbiettivo delle pratiche zen è quello di percorrere il cammino zen attraverso un concreto metodo corporeo e mentale composto da una triplice pratica. 

Zazen – La pratica dell’abbandono in e attraverso il silenzioso sedersi in meditazione. Si tratta in fondo di lasciarsi aprire e solcare dall’infinito aperto per l’infinito aperto. 

Sanzen – Modo naturale di lasciare decantare la mente, scambio di domande e risposte nel confronto a due con il maestro. Si tratta di un esercizio del duplice sé nell’incontro con l’altro.

Wabi- sabi (Pratiche estetiche)- Haiku (Composizione di versi), Ikebana (Composizione floreale), Sumie (composizione figurativa), Tenzo (cucina zen).

A chi è rivolto

A tutti

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Vacanze, Cene e Caffè Filosofici

Destinatari delle vacanze filosofiche, non sono degli specialisti, ma tutti coloro, che desiderano coniugare, i propri interessi intellettuali con una rilassante permanenza, nei  luoghi più incantevoli del nostro paese, cogliendo l’occasione di riflettere criticamente su alcuni temi di grande rilevanza esistenziale.

Il “caffè filosofico” si promuove la riflessione e il pensiero critico su temi esistenziali e quotidiani.
L’obiettivo è anche quello di celebrare l’incontro libero tra le persone, quando le con-versazioni si ibridano con una veemenza che vuole esortare l’ orientamento critico alla propria esistenza e a quella altrui.

Nelle cene filosofiche, oltre a degustare le prelibate pietanze, si conversa su temi che riguardano il gusto, il piacere, il mangiare come metafora del pensare. 
Destinatari della cene , non sono degli specialisti, ma tutti coloro, che desiderano condividere con gli altri i propri interessi spirituali all’interno del convito filosofico.

A chi è rivolto

Agenzie di viaggio, strutture ricettive

Bar, caffettererie, enoteche e sale da the

Ristoranti, agriturismi e pizzerie

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